Compito dell’osteopatia è quello di valutare e specificare tutte le zone coinvolte da una zona dolorante, nella sintomatologia dell’algia della spalla, o algia del cingolo scapolare è la stessa cosa, egli non deve limitarsi a focalizzare il dolore localizzato, ma trattarlo dalla sua radice.
Quando siamo di fronte ad un paziente che lamenta un dolore alla spalla, bisogna capire e ricercare con molta attenzione e dedizione facendo un’accurata anamnesi di valutazione, quali sono le cause che hanno portato allo scatenamento della sintomatologia.
Questo tipo di pensiero potrebbe lasciare un leggermente perplessi, perché di solito viene associata superficialmente il dolore alla spalla come una periartrite scapolo omerale.
Secondo una visione prettamente olistica osteopatica, ci porterà ad un indagine notevolmente più profonda.
In questo passaggio passiamo a fare un elencar schematico di molti punti chiave per un’ottima valutazione:
Cerchiamo innanzitutto di comprendere dove sia localizzato il dolore e le modalità di come sia insorto, che può aver dato l’insorgere del problema, associazione ad un movimento, ad una posizione scorretta, al modo di riposare, se insorge sempre e quando, che sia la notte, oppure di mattina, oppure dopo i pasti.
Andremo a valutare e a testare tutta la mobilità articolare, sia quella passiva che quella attiva, che possa essere a livello clavicolare oppure scapolo omerale ma soprattutto valuteremo con estrema attenzione la muscolatura peri articolare.
In modo particolare la clavicola viene considerato con grande dovizia di particolari, l’osso chiave dell’arto superiore, perché essa ha importanti connessioni di tipo fasciale molto estese nella parte del collo, del torace e della spalla.
Un altro controllo decisamente importante è quello del rachide cervicale, perché le radici nervose di C4 e C5, se si presentano irritate, potranno dare causa a sintomi del muscolo elevatore della scapola ed anche al muscolo deltoide.
- La prima costola, data per la sua connessione con l’osso clavicolare e con lo sterno
- La parte dello sterno, per il suo articolare con la clavicola
- Poi c’è la prima vertebra dorsale, per la sua rilevanza articolare con la prima costola
- Il gomito insieme al polso, per la rilevanza di connessione muscolare e fasciali con la spalla
Grande apprezzamento sulla verifica della postura: se partiamo da un certo atteggiamento ipercifotico dorsale tutto questo porta l’omero in una rotazione interna, tutto questo crea un importante conflitto tra la parte della testa omerale e quella della zona acromiale durante il processo di abduzione, con una seria sofferenza sulla parte dei tendini della cuffia e dei suoi rotatori.
In questo contesto se il dolore parte dal livello della scapola dx e della spalla dx, avremmo assoluto bisogno di un controllo della vescica biliare e del fegato, tutto questo grazie all’importante relazione fasciale ed anche neurologica.
Ora valutiamo che se il dolore è sulla parte della spalla sx, la verifica che dovremo fare è valutare lo stato dello stomaco, per i suoi importanti collegamenti a livello dei legamenti e neurologici.
Una cosa che non dobbiamo dimenticare è il diaframma, dove ad essi sono sospesi stomaco e fegato, tutto questo perché c’è innervato il nervo frenico (C3-C5).
In questo caso le sue inserzioni possono causare notevoli tensioni di tipo muscolare sul rachide, con alterazione della postura.
Dopo questo approfondito esame andremo a trattare tutte le strutture che saranno risultate coinvolte nella sintomatologia dell’algia di spalla, l’osteopata si occupa di ristabilire un equilibrio di tutte le parti coinvolte tramite il trattamento manipolativo, ecco alcuni esempi di differenti forme di trattamento osteopatiche.
Naturalmente, nei casi in cui avessimo riscontrato segni di compromissione di tipo organico, dovremmo avvalerci della consultazione con uno specialista medico per effettuare accertamenti diagnostici di tipo strumentale, in modo ma mettere in campo una grande sinergia che ci possa permettere di arrivare al massimo beneficio per il nostro paziente.