Il legame tra osteopatia e respirazione

osteopatia e respirazione

Rieccoci qua in un nuovo articolo, dove approfondiremo il legame tra l’osteopatia e la respirazione. L’osteopatia è una disciplina sanitaria che si basa sul concetto che il corpo è un sistema integrato, in cui tutte le parti sono interconnesse. L’osteopata utilizza una serie di tecniche manuali per valutare e trattare le disfunzioni somatiche, ovvero le alterazioni della struttura e della funzione del corpo.

Sappiamo che la respirazione è un processo fondamentale per la vita. È un’azione automatica che coinvolge una serie di muscoli, articolazioni e strutture scheletriche. In particolare, il diaframma, un muscolo a forma di cupola che separa la cavità toracica da quella addominale, è il principale muscolo della respirazione. In questa occasione, parleremo dei problemi della respirazione e di come l’osteopatia li può risolvere.

Quali sono i problemi della respirazione per l’osteopatia?

Cominciamo dalle basi, ovvero parlando di quali sono i problemi della respirazione a livello osteopatico. I problemi respiratori possono essere causati da una varietà di fattori, sia organici che funzionali. In ambito osteopatico, i problemi respiratori sono spesso causati da disfunzioni somatiche che coinvolgono le strutture coinvolte nella respirazione. In particolare, queste strutture sono 4, descritte di seguito.

  • Il diaframma è il muscolo principale della respirazione. È un muscolo a forma di cupola che separa la cavità toracica da quella addominale. Il diaframma è fondamentale per una respirazione efficace, in quanto consente al torace di espandersi e ai polmoni di riempirsi d’aria. 
  • Le coste sono le ossa che formano la gabbia toracica. Le coste sono fondamentali per la respirazione, in quanto consentono al torace di espandersi e ai polmoni di riempirsi d’aria. 
  • Le articolazioni vertebrali sono le articolazioni che collegano le vertebre tra loro. Le articolazioni vertebrali sono fondamentali per la mobilità della colonna vertebrale e per il corretto funzionamento dei nervi che innervano il diaframma e le coste. 
  • I muscoli respiratori accessori sono i muscoli che aiutano il diaframma nella respirazione. I muscoli respiratori accessori includono i muscoli scaleni, i muscoli intercostali e i muscoli del collo. 

Come l’osteopata agisce sulla respirazione?

Arriviamo al fulcro dell’articolo, ovvero come l’osteopata agisce sulla respirazione. Di fatto, il trattamento è collegato alle 4 strutture appena descritte. Nella pratica, inizialmente l’osteopata può valutare le disfunzioni somatiche che possono causare problemi respiratori utilizzando una serie di tecniche manuali, tra cui:

  • Palpazione. L’osteopata utilizza le mani per valutare la mobilità e la flessibilità delle strutture coinvolte nella respirazione.
  • Test di mobilità. L’osteopata utilizza dei test per valutare la mobilità delle articolazioni vertebrali e delle coste.
  • Test muscolari. L’osteopata utilizza dei test per valutare la forza e la funzionalità dei muscoli respiratori.

Una volta diagnosticate le disfunzioni somatiche, l’osteopata può utilizzare una serie di tecniche manuali per trattarle, tra cui:

  • Mobilizzazioni. Le mobilizzazioni sono tecniche che vengono utilizzate per migliorare la mobilità delle articolazioni.
  • Manipolazioni. Le manipolazioni sono tecniche più forti che vengono utilizzate per ripristinare la mobilità delle articolazioni.
  • Massaggi. I massaggi possono essere utilizzati per rilassare i muscoli tesi e migliorare la circolazione sanguigna.

Possiamo capire come l’osteopatia può essere un trattamento efficace per i problemi respiratori, in particolare per i problemi respiratori causati dalle disfunzioni somatiche.

Come l’osteopata può sbloccare il diaframma?

Abbiamo detto che il diaframma è l’elemento più importante nella respirazione, pertanto risulta utile parlare di come l’osteopata lo può sbloccare. Innanzitutto, l’osteopata dovrà decidere la tecnica più efficace (mobilizzazioni, manipolazioni o massaggi) in base alle specifiche esigenze della persona. Dopodiché, può agire in diversi modi, a seconda della precisa condizione del diaframma:

  • Se il diaframma è bloccato a causa di un’alterazione della sua forma o posizione, l’osteopata può utilizzare tecniche di mobilizzazione o manipolazioni per ripristinare la sua forma e posizione corretta.
  • Se il diaframma è bloccato a causa di una tensione muscolare, l’osteopata può utilizzare tecniche di massaggio per rilassare i muscoli e migliorare la mobilità del diaframma.
  • Se il diaframma è bloccato a causa di un’infiammazione o di un’infezione, l’osteopata può utilizzare tecniche di mobilizzazione o manipolazioni per ridurre l’infiammazione o l’infezione e migliorare la mobilità del diaframma.

C’è da dire che il trattamento osteopatico per sbloccare il diaframma è sicuro ed efficace. Tuttavia, è importante rivolgersi a un osteopata qualificato e con esperienza, in modo da ottenere i migliori risultati.

Dopo quanto tempo si possono vedere i risultati?

Detto del trattamento, è lecito chiedersi dopo quanto tempo si possono vedere i risultati. I risultati del trattamento osteopatico per sbloccare il diaframma possono variare a seconda della causa del blocco e della gravità del problema. In generale, i primi risultati possono essere visibili già dopo il primo trattamento. Tuttavia, in alcuni casi, possono essere necessari più trattamenti, distanziati di alcune settimane o mesi, per ottenere risultati completi.

Risulta utile fare, anche qua, degli esempi specifici:

  • Se il blocco del diaframma è causato da una tensione muscolare, i risultati possono essere visibili già dopo il primo trattamento.
  • Se il blocco del diaframma è causato da un’alterazione della sua forma o posizione, i risultati possono essere visibili dopo 2-3 trattamenti.
  • Se il blocco del diaframma è causato da un’infiammazione o da un’infezione, i risultati possono essere visibili dopo 4-6 trattamenti.

Chiaramente, e qua concludiamo, i risultati del trattamento osteopatico possono essere soggettivi e dipendono da una serie di fattori, tra cui la risposta individuale del paziente e la motivazione del paziente a seguire i consigli dell’osteopata.